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Ambiente e Territorio

INCENERITORE DI DESIO: LA GIUNTA TAVEGGIA FA OPPOSIZIONE A SE STESSA

La Giunta Taveggia ha sottoposto al Consiglio Comunale una proposta di delibera, per sospendere l’attuazione del piano industriale della Bea (Brianza Energia Ambiente, l’Inceneritore di Desio, per intenderci).

Entrare nel merito tecnico della questione è impossibile in poche righe e non è neppure l’aspetto principale, in quanto già affrontato nelle sedi e nei tempi opportuni.

Una breve cronaca dell’evento è più chiarificatrice.

forno

Il  19/12/2011 la maggioranza Taveggia approva il piano di riassetto della Bea (compresa la cessione del 40% al privato) e da mandato a Sindaco e Giunta per gli atti conseguenti.

Il 26/10/2012  (Giunta Caimi) l’assemblea degli 11 Sindaci proprietari in quota della Bea e la Provincia di Monza e Brianza, approva il piano industriale proposto dal Consiglio di Amministrazione di Bea,  (adeguamento degli impianti, rinnovo della turbina…..), teso a rendere l’impianto più efficiente e più competitivo.

La decisione doveva essere assunta molto prima, ma è stata più volte rinviata per consentire al Comune di Desio (ove è sito l’impianto) di dipanare le perplessità che aveva avanzato.

Il piano industriale viene approvato da: Cesano M. – Limbiate – Meda – Nova Milanese – Seveso – Solaro – Varedo. La Provincia si astiene, dichiarando che approva il piano, ma non vuole prevaricare i Comuni (da sola, la Provincia ha il 20% di quote). Lentate e Muggiò si astengono. Desio, unico Comune, vota contro. Bovisio è assente (anche se avesse votato contro, non avrebbe modificato la decisione).

Dunque la stragrande maggioranza dei Comuni approvano il piano, in quanto ritengono gli interventi proposti necessari per non chiudere il forno, continuare a conferire i loro rifiuti ad una azienda di loro proprietà (in un settore delicatissimo per i riflessi ambientali e di infiltrazione criminale), senza oneri a loro carico (per le loro finanze, non sarebbero in grado di finanziare il piano industriale), con il solo impegno di conferire per 20 anni i rifiuti, che secondo il piano industriale, consente di ottenere l’equilibrio finanziario, con un costo di smaltimento inferiore a quello attuale. Il piano è finanziato dal privato.

Il Pd ha suggerito, nel dibattito, di invitare Bea ad una seduta del Consiglio di Meda, per spiegare il piano industriale e fugare eventuali dubbi.

Ora la Giunta Taveggia vorrebbe sospendere questo piano industriale, approvato dalla maggioranza degli altri Comuni, cioè far prevalere la volontà minoritaria, danneggiando un’azienda di sua stessa proprietà!!

Si tenga presente che la Bea ha quale organo di governo e decisionale i Sindaci e la Provincia, con ampia possibilità di controllare e verificare la “sua” azienda.

In ogni ambito sono legittime le opposizioni e le più inflessibili convinzioni, ma in ogni ambito passano le decisioni che, altrettanto legittime, ottengono la maggioranza. La Giunta Taveggia è passata invece dal consenso ad una sorta di ostruzionismo alle decisioni della maggioranza dei suoi colleghi !!  Oppure usa un settore delicato e un’azienda pubblica per far dispetto a Caimi ??

 

 

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